Berlino d’inverno sa come scaldarti il cuore

Berlino non era assolutamente tra le mie mete favorite, la consideravo una città piuttosto “fredda”, eccessivamente razionale e dalla storia troppo recente.

Stereotipi a cui mi aggrappavo perchè convinta che un viaggio si definisse in rapporto alle ore di volo che mi separavano dalla destinazione. Niente di più inesatto, ovviamente. Ogni luogo ha qualcosa da raccontarci, Berlino ha abbondantemente da raccontare…

Così non ho esitato a chiedere (o meglio a implorare) alle mie amiche – componente essenziale di questo viaggio – di accompagnarmi in questa esperienza come regalo di compleanno non curandomi affatto in un primo momento dell’importantissima ricorrenza celebrata il 9 Novembre a Berlino: il trentesimo anniversario della caduta del Muro.

LA MIA ESPERIENZA A BERLINO

Memoriale del Muro di Berlino

Scegliere di visitare Berlino a Novembre – sempre frutto di quel preconcetto per cui la reputavo una città triste e asociale – in realtà si è rivelata una scelta azzeccata.

L’atmosfera dark, la nebbia, il silenzio, i mercatini di Natale ancora chiusi sono tutti elementi che hanno contribuito a rendere intrigante e affascinante questa città.

In primo luogo mi ha colpito la quiete e il rispetto delle regole: nessun tornello nelle stazioni, nessun clacson che suona, nessuno che attraversa senza che ampelmann, il buffo omino del semaforo pedonale, sia diventato verde (uno dei pochi simboli perdurati della DDR dopo la caduta del muro).

Ciò che in realtà mi ha sorpresa davvero è l’incredibile evoluzione di Berlino a soli 30 anni dalla caduta del muro. E’ una città che si mette in discussione continuamente, attenta alle nuove tecnologie e grande promotrice di cultura. Sono curiosissima di vedere la sua trasformazione tra una decina di anni.

Il Mauer, ovvero il muro, è senza dubbio il focus su cui concentrarsi se si vuole comprendere Berlino e la sua storia. Non ne avevo compreso affatto la drammaticità. Il muro si respira ovunque, in ogni angolo della città qualcosa lo ricorda. E’ ovviamente grande oggetto di merchandising, fonte di guadagno certo ma forse un’espediente per renderlo ancora attuale e presente.

L’Olocausto è l’altro grande flagello di Berlino. Commoventi ed introspettive sono le installazioni dedicate ad esso come il Memoriale dell’Olocausto e il Museo Ebraico. Centrale è il tema del genocidio ma viene quasi decontestualizzato dalla Seconda Guerra Mondiale ed i suoi protagonisti come fosse un evento a sé stante. Ne rispetto la scelta.

COSA VEDERE A BERLINO IN 5 GIORNI

Dettaglio della Porta di Brandeburgo

Berlino è una città molto più grande di quel che si pensa ma 5 giorni sono sufficienti per innamorarsene e decidere di tornare.

5 d’altronde sono i luoghi irrinunciabili della città: l’ Isola dei Musei, Unter Den Linten (il viale sotto ai Tigli) , Alexander Platz , il Checkpoint Charlie e la East Side Gallery nel quartiere Fredrichsain.

A questi potrete aggiungere ciò che più vi aggrada. Noi abbiamo deciso di esplorare la zona a Nord di Mitte (ovvero del centro) data la vicina al nostro ostello in Oranienburger Strasse; Postdamer Platz e il castello di Charlottenburg.

> Presto uscirà un articolo con tutte le tappe del viaggio! <

CONSIGLI UTILI PER VISITARE BERLINO

Installazioni sulla Sprea

U-Bahn e S-Bahn : semplicemente metropolitana e rete ferroviaria. L’una corre sotto terra e l’altra è sopraelevata . All’inizio vi sembrerà un’eresia poi diventerete abilissimi nel districarvi tra le varie linee della metropolitana. Noi ci siamo affidate spesso anche al tram che da Alexander Platz ci accompagnava proprio di fronte all’ingresso dell’ostello!!

Ecco la mappa: https://cdn.ejamo.it/wp-content/uploads/sites/13/metropolitana-berlino.pdf


Alloggio: scegliete assolutamente un ostello! Massima resa minimissima spesa! Il nostro era degno di un 4 stelle in Italia ( a parte “l’inquilino’ che ci siamo ritrovate in stanza!). L’atmosfera frizzante e giovane mi ha fatto tornare ragazzina.

La posizione inoltre era perfetta a pochi passi dal centro, in un quartiere giovane e con i mezzi pubblici ad un palmo di naso.

Questo è il sito dell’ostello: https://staygenerator.com/hostels/berlin/mitte?lang=it-IT


Mappa: prima di partire concedetevi qualche giorno per studiare la cartina della città così da orientarvi meglio nella pianificazione dell’itinerario. Vi accorgerete che molti luoghi sono raggiungibili a piedi e non avrete bisogno dei mezzi pubblici.

Io mi sono affidata alla guida Mondadori che presenta all’interno una comprensibilissima piantina della città staccabile.


Welcome Card : anche Berlino offre delle card vantaggiose per risparmiare sia negli ingressi ai musei che nei trasporti pubblici.

Ce n’è per tutti i gusti. Noi che siamo museo – dipendenti abbiamo optato per Berlin Welcome Card All Inclusive – 4 days, le principali attrazioni sono gratuite, per le altre c’è uno sconto e tutta la rete dei trasporti pubblici è inclusa!

Questo è il sito dove reperire tutte le info: https://www.berlin-welcomecard.de/it?gclid=Cj0KCQiA6IHwBRCJARIsALNjViWN374KO97HzKvy-lCxUIDHUvt7b1iOO-3cbO6h-d3xn2aGrDqXN5IaAuOzEALw_wcB


Pasti: forse è la prima volta che mi capita ma non ho ancora afferrato quali siano i piatti tipici di Berlino! Forse perchè non mangio carne mentre le mie amiche si sono divorate dei wrusteloni che facevano quasi gola!! Zuppe, tantissime zuppe quelle si! Una frittata di patate niente male e i pretzel, quelli onnipresenti sempre. Ovviamente un’ottima birra è la vera portata principale del pasto. Spesa media circa 10-12 €.


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4 pensieri su “Berlino d’inverno sa come scaldarti il cuore

  1. A Berlino non ci son ancora stata. Mi han detto che c’è un quartiere tutti di artisti dove si parla inglese. Mi han pure detto che in Germania la vita non è più la stessa ed è peggiorata per tante cose. Comunque credo che viverla in vacanza e abitarci siano due cose diverse.

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    • C’è un bel quartiere di artisti ma non so se parlano inglese. A me è sembrata una città in forte evoluzione però poco vissuta dai cittadini. La Germania presenta tantissime sfumature, non so effettivamente come si viva oggi ma credo che la situazione sia comunque migliore che in Italia!!

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  2. Silvia ora che son approdata al tuo spazio farò in modo di venirci spesso..
    Per vari motivi non ho viaggiato come avrei voluto.
    ;a cerco di portarmi un pò di mondo a casa ospitando attraverso il ‘Workaway’, conosci?
    Grazie di queste narrazioni

    Piace a 1 persona

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