Pablo Neruda: il poeta cileno che incantò Massimo Troisi

Pablo Neruda è uno dei più grandi poeti sudamericani mai esistito, un uomo dal cuore grande, politico per amore della sua patria ma allo stesso tempo capace di trasmettere forti emozioni attraverso le sue poesie tanto da colpire il grande Massimo Troisi che decise di portarlo sullo schermo con uno dei film italiani più amati di sempre: il Postino.

Chi era Pablo Neruda?

Pablo Neruda, vero nome Neftali Ricardo Reyes, nacque a Parral, in Cile, il 12 luglio 1904.

Scelse lo pseudonimo di Pablo Neruda, in onore dello scrittore e poeta ceco Jan Neruda, nome che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale.

Nel 1921 si trasferì a Santiago, dove compì gli studi universitari e dove pubblicò i primi versi ottenendo molti consensi. Le sue prime raccolte di versi, Crepuscolario e Venti poesie d’amore e una canzone disperata, uscirono nel 1923 e 1924.

Dedicatosi alla carriera diplomatica, come console del Cile visse per alcuni anni in Oriente, esperienza che gli ispirò Residenza nella terra (1923-35).

Allo scoppio della Guerra civile spagnola (1936) si schierò con la Repubblica contro i franchisti e per questo venne destituito. La partecipazione alla guerra civile spagnola (1936-1939) segnò il passaggio alla poesia sociale e politica con la raccolta La Spagna nel cuore (1937).

Nel 1945 venne eletto senatore in Cile, nella lista del Partito comunista nelle province nordorientali del Cile di Antofagasta e Tarapacá.

Solo 3 anni dopo fu costretto a rinunciare alla carica a causa degli scontri con il candidato del Partito Radicale Gabriel Gonzàlez Vileda soprattutto dopo la violenta repressione che attuò quest’ultimo nei confronti dei minatori in sciopero a Lota imprigionati in carceri militari e in campi di concentramento.

La disapprovazione di Neruda culminò nel drammatico discorso del 6 gennaio 1948 davanti al Senato cileno, chiamato in seguito “Yo acuso”, in cui lesse all’assemblea l’elenco dei minatori tenuti prigionieri.

Dovette lasciare il Paese e, durante il lungo esilio, fu in Argentina, a Parigi grazie a Pablo Picasso e altre città d’Europa tra cui l’Italia, dove scrisse I versi del capitano (1952) e Le uve e il vento (1954).

Quando nel 1970 in Cile si instaurò il governo socialista di Salvador Allende, Pablo Neruda venne nominato ambasciatore in Francia.

Nel 1971 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura morì pochi anni dopo affetto da una grave malattia a Santiago.

Massimo Troisi, il postino di Pablo Neruda

Dopo aver letto il romanzo di Antonio Skármeta, Il postino di Neruda  (Ardiente Paciencia), Massimo Troisi decise di trasportare su pellicola questa storia fatta di poesia, amore e un tocco di malinconia.

Vi rinfresco la trama.

Nell’estate del 1952 Mario Ruoppolo, un disoccupato, vive su un’isola del sud Italia che da poco tempo ha dato asilo politico a Pablo Neruda. Mario viene assunto in qualità di postino con l’unico compito di consegnare la posta al poeta.

Giorno dopo giorno, Mario rimane sempre più affascinato dal poeta, tanto da comprare un suo libro di poesie che si fa autografare. Con lui parla di poesia e di metafore e il loro rapporto si rafforza e ben presto si trasforma in amicizia. Con l’aiuto di Pablo, Mario riesce anche a conquistare il cuore dell’amata Beatrice.

Nella versione letteraria l’isola che ospita Neruda è Isla Negra, un bellissimo villaggio cileno per  la trasposizione cinematografica si scelse di girare il film a Procida e a Salina nelle isole Eolie.

Il postino è l’ultimo film di Troisi che morì subito dopo la fine delle riprese a causa del suo cuore malandato. Infatti non accettò di fare il trapianto prima delle riprese del film : “Col cuore di un altro? Ma quando mai, questo film lo voglio fare col mio cuore.

Grazie Massimo, ci hai lasciato in eredità il tuo capolavoro e personalmente mi hai fatto conoscere un grande personaggio e poeta.

Pablo Neruda – Prenditi tempo

Prenditi tempo per pensare,
perché questa è la vera forza dell’uomo.

Prenditi tempo per leggere,
perché questa è la vera base della saggezza.

Prenditi tempo per pregare,
perché questo è il maggior potere sulla terra.

Prenditi tempo per ridere,
perché il riso è la musica dell’anima.

Prenditi tempo per perdonare,
perché il giorno è troppo corto per essere egoisti.

Prenditi tempo per amare ed essere amato,
è il privilegio dato da Dio.

Prenditi tempo per essere amabile,
questo è il cammino della felicità.

Prenditi tempo per vivere!

3 pensieri su “Pablo Neruda: il poeta cileno che incantò Massimo Troisi

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