Roma è una città che non si può visitare in un solo giorno, credo che per conoscerne ogni angolo non basterebbe una vita intera ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare, quindi vi propongo un tour classico nella città eterna, percorribile in un solo giorno, dalla sfavillante Piazza di Spagna fino al simbolo della città, il Colosseo.
Roma vi travolgerà con la sua storia, le sue eccellenze artistiche, l’infinità di monumenti a cielo aperto, l’unicità dei suoi vicoli, le vecchie botteghe, le persone genuine, i suoi incredibili quartieri , le sue canzoni popolari, le fontane ad ogni angolo, la cucina romana, le vespe che sfrecciano tra le vie, i suoi tramonti sul fiume Tevere…
Una delle cose che rende Roma tanto speciale è il sovrapporsi di millenni di storia in circa 15 km² perciò possiamo davvero intraprendere un’emozionante viaggio nel tempo pedonale, infatti, solitamente, non uso mai i mezzi pubblici, le gambe tremeranno per la fatica ma la soddisfazione vi ricompenserà!
So, let’s start walking!
Da Piazza di Spagna al Vittoriano, un percorso nella Roma dell’età Moderna

Il mio punto di partenza fisso di Roma è il seguente: Piazza di Spagna, semplicemente perchè è il parcheggio più comodo per me è quello di Villa Borghese, splendida villa che ospita una collezione di opere d’arte dei più grandi maestri che secondo me merita una visita a parte insieme ad altre zone di interesse che la circondano.
Questa splendida piazza è senza dubbio famosa per la magnifica scalinata che si staglia alle sue spalle e che conduce alla Chiesa della Trinità dei Monti! Sapete perchè si chiama Piazza di Spagna? Perché qui un tempo si trovava l’ambasciata di Spagna!! (Non fa una piega… eh eh!) 🙂
In uno degli appartamenti affacciati sulla piazza visse gli ultimi anni della sua vita, il poeta inglese John Keats, ancora oggi visitabile, si trova a destra della scalinata.
Ai piedi della scalinata sorge la fontana della Barcaccia, creata dal padre di Gian Lorenzo Bernini, una fontana a forma di barca semi sommersa in una vasca, senza particolari giochi d’acqua perchè in questo punto l’acquedotto che alimenta la fontana non riesce ad esercitare una pressione tale da permettere all’acqua di zampillare, così, lo sculture ha dovuto per forza inventarsi questa struttura insolita per consentire all’acqua di sgorgare all’interno della vasca!!
Di fronte alla fontana, opposta alla scalinata della trinità dei Monti, inizia Via Condotti, la via dello shopping di lusso di Roma.

Attente signore perchè certe vetrine sono dotate di calamita e rischiate di rimanervi incollate per ore… ricordate sempre che avete una città da visitare!! 😉
Una delle traverse di Via Condotti, la più grande, è Via del Corso che seguiremo per un po’!
Poco più avanti, alla nostra destra si apre una piccola piazza caratterizzata da un’altissima e scolpita colonna.
Si tratta di Piazza Colonna ed il primo palazzo alla sua destra, Palazzo Chigi, è la sede del Governo e la residenza del Presidente del Consiglio mentre il palazzo che si trova nella piazzetta posteriore, Montecitorio, è la sede della camera dei deputati.
Ma evitiamo di parlare di politica. Passiamo all’archeologia, la colonna che ho citato prima è la colonna Aureliana, un vero capolavoro dell’arte romana.
Venne eretta nel Campo Marzio nei pressi del tempio dedicato all’imperatore e alla moglie Faustina divinizzati, realizzata in marmo di Luni su modello della Colonna Traiana.
La colonna celebra le vittorie di Marco Aurelio, rappresentate nei magnifici bassorilievi che la avvolgono, distinte in due momenti cronologici, una prima parte è dedicata alle campagne germaniche e l’altra a quelle orientali contro i Quadi e i Sarmati.
L’obelisco che si trova di fronte a Montecitorio è uno dei tredici presenti a Roma e fu portato dall’Egitto a Roma nel 10 a.C. da Augusto, insieme con l’obelisco Flaminio, e collocato come gnomone della meridiana di Augusto (solarium Augusti) in Campo Marzio.
L’obelisco proveniva precisamente da Eliopoli dove fu innalzato nel VI sec. a.c. sotto il regno di Psammetico II, sulla base Augusto fece incidere un’iscrizione (ripetute sulla facciata opposta) che ricorda la conquista dell’Egitto, crollò verso il IX secolo in seguito ad un incendio e giacque sepolto per molti secoli, Benedetto XIV lo fece tornare alla luce e Pio VI, nel 1789, lo fece restaurare ed innalzare dove oggi lo vediamo.
E’ giunto il momento di raggiungere il monumento che preferisco di Roma, un capolavoro della scultura barocca: la Fontana di Trevi, tutte le viuzze che portano alla fontana sono piccole e strette perciò l’impatto con la gigantesca fontana che occupa quasi completamente la piazza sarà davvero suggestivo!

Questo tripudio di marmo e travertino si poggia su uno splendido palazzo barocco (palazzo Poli) e rappresenta Oceano sul carro all’interno di una nicchia trainato dai suoi cavalli (uno docile e uno imbizzarrito così come può essere il mare) .
La storia della fontana di Trevi inizia in epoca romana con il restauro dell’Acqua Virgo, l’acquedotto della acqua vergine, da parte di Agrippa. Unico acquedotto ancora funzionate!
Nel Rinascimento Leon Battista Alberti realizzò nei pressi di un Trivio in questa zona (confluenza di tre vie da cui forse prende il nome) una prima fontana, durante il papato di Urbano VIII della famiglia Barberini fu incaricato il Bernini di rivisitare la fontana, progetto abbandonato per la morte del Papa a cui successe Innocenzo X Pamphili nemico dei Barberini che tolse il lavoro al Bernini.
La fontana che ammiriamo oggi è stata iniziata nel 1732 da Nicola Salvi e terminata nel 1762 da Giuseppe Pannini dopo un concorso bandito da Papa Clemente XII, vinto inizialmente dal Vanvitelli.
Una storiella racconta che il vaso posto sulla destra della fontana (chiamato asso di coppe per la somiglianza con la carta da gioco) fu realizzato appositamente da Pannini per nascondere la vista della fontana ad un barbiere della piazza che ogni giorno si lamentava di quanto fosse brutta !! Mi auguro che non sia una storia vera!!
Oltre che ammirare questa meraviglia , dovrete lanciare una monetina all’interno delle sue acque così da assicurarvi una seconda vacanza a Roma (così narra la leggenda!). Pensate che ogni giorno vengono raccolti circa 3000 euro in monetine che poi vengono devoluti in beneficenza alla Caritas!
Rimarrei per ore a guardarla infatti mi mangio sempre un bel gelato sulla piazzetta così ho una scusa per rimanere…
Proprio nelle vicinanze della fontana sorge il palazzo del Quirinale: oggi residenza del Presidente della Repubblica ma nata come residenza estiva dei pontefici e in seguito palazzo dei re d’Italia.
Sorge sul colle più alto di Roma, il Quirinale appunto, ma sapete benissimo che la città fu fondata su 7 colli: Aventino, Palatino, Celio, Esquilino, Campidoglio, Viminale e Quirinale (ripassarli non fa mai male).
Oggi le scuderie del Quirinale ospitano delle bellissime mostre che vale sempre la pena visitare.
Ritorniamo su via del corso (o una sua parallela) fino a scorgere una gigantesca sagoma bianca all’orizzonte che a mano a mano si farà sempre più grande.

Quando raggiungerete la grande Piazza Venezia saprete di trovarvi di fronte al Vittoriano (o Altare della Patria), uno dei più grandi monumenti di Roma!!
Io lo adoro ma so che molti romani non amano questa montagna di marmo!! (Mi piacerebbe sapere perchè…)
Sembra un bellissimo e mastodontico tempio greco ma in realtà fu costruito in onore del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II ed oggi ospita anche la tomba del Milite Ignoto. Il consiglio che vi do è di prendere l’ascensore fino alle terrazze godere dello splendido panorama su Roma e soprattutto sul Colosseo!
Indietro nel tempo: Roma dal Campidoglio al simbolo della città, il Colosseo

Ancora un po’ di pazienza, non è ancora arrivato il suo momento, incamminatevi a destra fino a raggiungere un altro luogo emblematico di Roma, il Campidoglio uno dei colli più importanti della storia di Roma!
Qui infatti sorgeva il tempio di Giove Capitolino, dedicato alla triade capitolina ovvero Giove, Giunone e Minerva iniziato sembra da Tarquinio Prisco nel 575 a.C, un tempio colossale in cui erano conservati i Libri Sibillini.
Questa era anche la zona dell‘Asylum, una depressione tra l’Arx e il Capitolium che secondo la leggenda sarebbe stato il luogo in cui Romolo avrebbe dato asilo a chiunque si fosse trasferito a Roma. Qui vi costruirono il Tempio di Veiove, l’Apollo Nero, dio preposto all’asilo. Vi si accedeva attraverso la Porta Pandana che significa “sempre aperta” (per coloro che cercavano rifugio). Prima di entrare a Roma come cittadini ovviamente dovevano affrontare dei rituali di purificazione legati anche a Giove Feretrio e Esculapio più . A Veiove si immolava la capra, una tradizione che non è molto cambiata nel tempo, non ci credete? E se vi dicessi, Capro Espiatorio?
Una persona che si prende tutte le colpe addosso insomma, compare già nel Levitico ed è strettamente connesso al rituale del Pharmakos diffuso nelle città greche che mirava ad ottenere una purificazione mediante l’espulsione dalla città di un individuo chiamato maledetto che si prendeva carico di tutti i mali della città. Nel Capitolium era presente anche il Tempio di Giunone Moneta ovvero la zecca.
Oggi è sede del Comune e dei meravigliosi Musei Capitolini (ricavate un po’ di tempo per visitarli).

E’ davvero un punto molto scenografico di Roma , percorrendo la meravigliosa scalinata vi ritroverete in Piazza del Campidoglio realizzata dal grande Michelangelo con al centro la statua equestre di Marco Aurelio.
Inoltre se desiderate avere una vista impagabile sul Colosseo e il foro romano senza pagare il biglietto basterà imboccare la via a destra del Tabularium… questo è un segreto wanderlust! 😉
Il Foro Romano, il cuore pulsante dell’Urbe è sotto i vostri occhi! Dedicherò un articolo ai Fori e alla Roma Antica per ora vi indico le nozioni basilari.
Qui abbiamo davvero millenni di storia sovrapposti l’uno all’altro, gli edifici hanno subito grandi trasformazioni nel corso del tempo ma armandosi di pazienza e soprattutto di una mappa potrete vivere per un giorno la vita quotidiana di un antico romano che si apprestava a passeggiare nello spazio pubblico per eccellenza dove si affacciano i più importanti edifici a carattere religioso e civile.

Gli edifici più importanti dei fori romani erano di norma la Curia, sede delle riunioni del Senato e il Comitium, adibito alle assemblee popolari. Grande importanza avevano le basiliche (Porcia, Emilia e Sempronia) che avevano una funzione completamente diversa da quella odierna infatti erano dei prolungamenti coperti della piazza per ripararsi dal sole o dalle intemperie. Sul foro si affacciavano molti edifici di culto e ci si dedicava al commercio (tabernae e macellum).
Perchè a Roma si possono visitare il Foro Romano e i Fori Imperiali? Qual è la differenza?
A partire da Giulio Cesare, gli imperatori decidono di costruire dei Fori privati, idea inconcepibile nella Roma Repubblicana legata ai valori della collettività che bandiva ogni forma di individualismo.
Dei fori imperiali quello che amo di più è il Foro di Traiano, imperatore dalla formidabile capacità di ottenere ciò che voleva senza scatenare le ire del Senato, tanto che riesce a farsi seppellire all’interno della città (era vietato) proprio sotto la colonna che porta il suo nome.
Alzando lo sguardo dal Foro romano incrocerete un altro colle, il Palatino, l’aerea VIP dell’antica Roma, (dove l’imperatore Augusto passò tutta la vita) e luogo dove crebbero i gemelli più famosi di sempre: Romolo e Remo.
Finalmente abbiamo raggiunto l’anfiteatro romano più famoso del mondo, un monumento che in 2000 anni ha solo accresciuto la sua fama: il Colosseo!!

Gli anfiteatri erano i luoghi ludici adibiti ai munera, ovvero quegli spettacoli che prevedevano il combattimento. Nel circo invece avevano luogo le corse dei carri mentre nei teatri venivano rappresentati i drama.
Il Colosseo poteva contenere più di 50000 spettatori, venne inaugurato da Tito nell’80 d.C., figlio di Vespasiano della famiglia dei Flavi da cui il vero nome Anfiteatro Flavio.
Perchè Colosseo? Per il colosso di Nerone, una grande statua dell’Imperatore ubicata nelle sue vicinanze (oggi perduta).
Ludi gladiatori ma anche venationes, caccia ad animali esotici, nonché nautomachie, battaglie navali, si cari amici, il Colosseo veniva riempito di acqua.
A differenza di quel che crediamo il combattimento non finiva sempre con la morte di uno dei due sfidanti perchè se un gladiatore moriva, l’organizzatore dei giochi doveva risarcire il suo proprietari, una spesa che preferiva risparmiare!
Al di sotto dell’arena sabbiosa ancora oggi possiamo vedere (con un po’ di fantasia) l’infinità di corridoi, gabbie e ascensori che componevano l’ipogeo in cui erano rinchiusi i gladiatori, bestie e attrezzatura di scena.
Sicuramente le scene più cruente riguardavano i damnati ad bestias, i condannati ad essere sbranati.
Ora basta con la storia, non aggiungo altro per il momento, vi aspetto presto per proseguire il nostro giro di Roma.
Silvia ❤
Pingback: ROMA (LAZIO – ITALIA): 60 POSTS QUE AYUDAN PARA VIAJAR [10] | Viatges pel Món
“How very happy I am here in Rome when I think of the bad days
Far back there in the north, wrapped in a grayish light.
Over my head there the heavens weighed down so dismal and gloomy;
Colorless, formless, that world round this exhausted man lay.
Seeking myself in myself, an unsatisfied spirit, I brooded,
Spying out pathways dark, lost in dreary reflection.
Here in an ather more clear now a luster encircles my forehead.
Phoebus the god evokes forms, clear are his colors by day.
Bright with the stars comes the evening, ringing with songs that are tender,
And the glow of the moon, brighter than northern sun…”
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